Presentazione
Il termine "arte" va inteso in senso generico e per tanto "Parol"
si occupa di ogni specie di arte (poesia, narrativa, arti figurative,
cinema, teatro, musica, fotografia, ecc...), ivi inclusa la varietà degli
orizzonti teorico-metodologici (epistemologia) di pertinenza, oggi, dell'estetica.
"Parol" è stata fondata nel 1985 da Luciano Nanni, docente del
dipartimento di Filosofia dell'Università degli studi di Bologna, e da
allora è uscita con periodicità annuale.
Questo suo approdo in rete chiude un "epoca". Da ora in poi,
infatti, "Parol" avrà anche una sua vita in Internet, in cui
tuttavia la sua vita cartacea sarà interamente documentata con il recupero
a distribuzione tematica di tutti i numeri passati e futuri.
Il termine "Parol" rinvia a Ferdinand De Saussure e alla sua
celebre opposizione langue vs parole, dove langue indica il "codice"
e parole il "discorso". "Parol" rimanda precisamente
alla trascrizione in alfabeto fonetico del termine francese parole, onde
evitare equivoci indesiderabili con il termine italiano "parole".
"Discorso" quindi come campo d'azione, luogo insieme di creatività
e di controllo. Limite per la scienza e per l'affermabilità delle sue
congetture. Ciò che possiamo affermare dell'elettrone, ci dice Heisenberg
(ma già ci suggeriva, in qualche modo, il vecchio Kant per non dire d'altri
prima di lui), deve fare necessariamente i conti col suo divenire immagine
e allora segno e allora parole negli strumenti con cui lo indaghiamo,
e matrice, per altro, di ogni nostra impensata "creazione".
Anche nell'arte. "Creazione" ovviamente pubblica, ma quale altro
luogo è capace di coinvolgerci, di metterci insomma tutti insieme a confronto
se non questo del discorso, pubblico appunto? Luogo che la citazione del
Teeteto platonico bene riassume e emblematizza.
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