Harold Bloom
"Sterling Professor of the Humanities" presso l'Università di Yale (USA), è, oggi, uno dei critici letterari più autorevoli in America e molto noto anche in Italia. Autore di 16 volumi, cura numerose antologi ed è General Editor di alcune famose collane di saggi letterari (come "Modern Critical Víews" e "The Critical Cosmos Series" per la Chelsea House Publ. di New York).
Fin dagli anni '60 e '70 il suo interesse si è concentrato sulle tematiche del Sublime e del Romanticismo: ricordiamo i volumi più importanti, come Shelley's Mythmaking (1959), Tbe Visionary Company (1961). Blake's Apocalypse (1963), Tbe Ringers in the Tower e Yeats (1971), testi che hanno dato agli studi sul romanticismo un nuovo impulso e un contributo originale. Ma è dai primi anni '70 che Bloom, legato ad altri famosi critici del cosiddetto "gruppo di Yale" (Paul de Man, J. Hillis Miller e Geoffrey H. Hartman, più propriamente vicini alla decostruzione di Derrida), cominncia a delineare 1a sua specifica teoria letteraria. E' infatti con la tetralogia sul Revisionismo [The Anxiety of Influence (1973), Kabbalah and Criticism (1975), A Map of Misreading (1975), Poetry and Repression (1976), seguita poi da Agon: Toward a Theory of Revisionism e da The Breaking of the Vessels (1982)], che Bloom formula in maniera sistematica la sua critica antitetica, dove i principali nodi della sua poetica si ripetono chiarificati e ampliati da nuove prospettive. Blom intende la tradizione come scontro fra scrittori forti, come lotta tradizionale, secondo il modello edipico del "romanzo familiare": 1'efebo reagisce all'influenza del precursore cercando di superare il senso angoscioso della tardività. La creazione poetica è vista (secondo la kabbalà gnostica) come catastrofe o "rottura dei vasi", e la lettura (che si trasmuta, se forte, in nuova scrittura) è sempre fraintendimento: misreading. Nella teoria critica di Bloom si fondono varie tradizioni culturali come il pensiero "negativo" dello gnosticismo ebraico, il pragmatismo americano di W. James e il trascendentalismo di Emerson. Infine sono suoi grandi precursori riconosciuti Nietzsche e Freud.
Numerosi riconoscimenti sono stati assegnati a Bloom per la sua opera critica, come lo "Zabel Award" della "American Academy of Arts and Letters" (1981) e il "MacArthur Prize Fellowship" (1985). Sta attualmente lavorando a un volume su Freud dal titolo Freud: Transference and Authority. In Italia sono già usciti sulla sua opera vari saggi e recensioni; traduzioni parziali sono comparse su "Intersezioni" (1985) e su "In forma di parole". Feltrinelli ha tradotto La Kabbalà e la tradizione critica (1981) e L'angoscia dell'influenza (1983), mentre Agone è uscito per " Spirali" (1986).
Di Harol Bloom:
Lettura e tradizione